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Come diceva il grande Einstein “Non cercare di diventare una persona di successo, impegnati invece per diventare una persona di valore.”

La società che abbiamo creato ci sprona a seguire il successo, ci insegna che una persona rispettabile ha notorierà, soldi e ha pubblico. Si inseguono falsi miti, si ricerca la fama, il denaro, un numero sufficiente di “like”; si cerca di piacere e di essere “qualcuno”, di acquisire potere. Questo è causa di grande infelicità negli esseri umani.

Che cosa significa essere una persona di valore?

È in atto attorno a noi, a livello planetario, un movimento di trasformazione, di “risveglio” dell’essere umano.
Si sta riconoscendo sempre più l’importanza del potere del principio femminile; quel “potere sottile” di cui ci ha parlato Hillman nel suo “Forme di potere”: "E’ il potere di sostenere certi valori; la capacità di portare in sé un seme sino a farlo fiorire. Il prendersi cura della continuità, sostenere gli ideali e i valori, nutrire ogni cosa di cui si è responsabili affinché possa fiorire, talvolta a costo di sminuire sé stessi. Nasce una nuova visione dell’esercizio del potere basato sul prendersi cura, che sostiene un potenziale innato in ciascuna persona: operare al fine di liberare i potenziali innati di ognuno."

Di solito infiliamo occhiali con lenti rosa o azzurre per essere meno spaventati dal mondo che ci circonda. Ma … immaginiamo di non dover indossare un paio di occhiali colorati per vedere il mondo a colori bensì di viverlo in tutte le sue sfumature, senza timore alcuno! Non è meraviglioso? Qualcuno si domanderà di che cosa sto disquisendo. Beh, in effetti non è cosa per tutti vivere il mondo a colori perché la maggior parte di noi neppure si rende conto di vivere una vita in bianco e nero o, al massimo, con qualche sfumatura di grigio. C’è una paura che è molto diffusa, molto più di quanto si pensi. E’ tanto forte quanto invisibile e diventa tanto debole quanto più la si rende chiara dentro di noi.

Giusto qualche giorno fa ero in seduta con una coppia che ha scelto di farsi sostenere per chiarire alcuni aspetti della loro relazione che creano frustrazione a lei ed insofferenza a lui.
Mentre stavamo lavorando il maschio della coppia, uomo intelligente, marito e padre premuroso, ha fatto emergere il fatto che lui aiuta sempre la moglie nei lavori domestici e la cura dei bambini. La moglie, donna altrettanto intelligente, madre e moglie premurosa ha confermato questa disponibilità del marito.
E allora, dove sta il problema?! Potrebbe pensare qualcuno. Perché non c’è armonia all’interno della coppia e della famiglia? Ciò che io continuo a trovare, anche all’interno di coppie in cui i componenti sono relativamente giovani, è che la vita della famiglia è legata a stereotipi, a condizionamenti familiari e sociali che non permettono ai vari componenti di manifestarsi in libertà nella bellezza di ciò che sono.